Eccoci alla ventiduesima puntata di "30 giorni di libri"!
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Versione #1/Giorno 22: il tuo libro preferito tra quelli che possiedi
Considerato che possiedo i miei 3 libri preferiti (sì, non ne ho solo uno), devo andare a spulciare la mia libreria e vedere cos'altro posso definire come preferito. Vado e torno.
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Eccomi.
Per fortuna ne ho tanti che mi sono piaciuti molto, ma l'unico che potrebbe rubare il posto ad uno dei miei 3 preferiti è:
"La casa degli spiriti" di Isabel Allende
questa è proprio la mia ormai ventennale copia
Non vi metto la trama, perché è veramente famosissimo e non credo proprio abbia bisogno di presentazioni.
L'ho letto e adorato ormai vent'anni fa, ma ho una paura matta di rileggerlo: le riletture sono sempre rischiose e no, in questo caso non voglio rischiare e tenermi i bellissimi ricordi che ho.
Vediamo cosa posso tirarvi fuori oggi dal cilindro... ma sì, un altro bellissimo libro che ricordo con tantissimo piacere:
"Cipì" di Mario Lodi
Il libro narra la storia di Cipì, passerotto che si distingue dai suoi simili sin dal suo primo giorno di vita per la sua voglia di esplorare il mondo. Già dalla nascita il nido gli sta piccolo e i consigli della mamma non bastano a frenare la sua curiosità: il desiderio di conoscere il mondo è sempre più forte di qualsiasi prudenza. Eppure questa sua ribellione lo porta a misurarsi con grandi esperienze ed imprese: scopre le bellezze della natura, il valore dell’amicizia, impara a difendersi dagli uomini, dal signore della notte (un gufo) e dal temporale.
Alla fine, diventa padre e insegna ai suoi figli: “ad essere laboriosi per mantenersi onesti, ad essere buoni per poter essere amati, ad aprire bene gli occhi per distinguere il vero dal falso, ad essere coraggiosi per difendere la libertà”.
Alla fine, diventa padre e insegna ai suoi figli: “ad essere laboriosi per mantenersi onesti, ad essere buoni per poter essere amati, ad aprire bene gli occhi per distinguere il vero dal falso, ad essere coraggiosi per difendere la libertà”.
"Cipì" è stato scritto dall'autore in collaborazione con i suoi alunni dell'epoca e grazie ai suoi personaggi, riesce a trattare di temi adulti come la nascita, la vita, la morte, la famiglia, i conflitti interni alla comunità e il rapporto tra l'uomo e la natura in maniera semplice e comprensibile. Ancora oggi il libro è consigliato come lettura nelle scuole italiane.
Io lo consiglio a tutte le mamme, perché anche i bambini di oggi possano godere di una lettura fantastica come è capitato alla me bambina di tanti anni fa.
Sai che non ho mai letto nulla dell'Allende? Dici che devo rimediare?
RispondiEliminaDevi Ilenia!
RispondiEliminaFossi in te partirei proprio da questo, fammi sapere se lo leggerai ;)
Con questo libro della Allende io avevo un rapporto particolare, mi angosciava e inquietava da morire, ma allo stesso tempo non potevo fare a meno di leggerlo
RispondiElimina@Kassandra: effetto interessante! Alla fine ti è piaciuto il libro?
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