Eccoci alla undicesima puntata di "30 giorni di libri"!
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Versione #1/Giorno 11: un libro che hai odiato
So che ha schiere di estimatori, ma io non ho proprio sopportato:
"I promessi sposi" di Alessandro Manzoni
Nonostante frequentassi ragioneria, la nostra prof riuscii a farcelo leggere TUTTO, riuscendo anche a farmi odiare le ore di italiano (che invece adoravo).
Non mi ritrovavo in quell'italiano desueto, in quella storia che non mi appassionava, nelle mille note a piè di pagina, nell'imposizione della lettura.
E poi ci abbiamo messo una vita a leggerlo tutto, non finiva più :(
Versione #2/Giorno 11: un libro che hai in questo momento sulla scrivania
Vi dico quello che ho sul comodino, perché la scrivania ce l'ho solo al lavoro e, purtroppo, è ricoperta di scartoffie e sprovvista di libri.
Leggo sempre e solo un libro alla volta, quindi sul comodino ho solo questo:
"Le ore" di Michael Cunningham
Ve ne ho già parlato ultimamente, ma credo di non avervi mai lasciato la trama:
Solo la letteratura può restituire un senso alle nostre vite confuse e sghembe. Anzi, la letteratura è il solo specchio dentro cui la vita, riflettendosi, giunge per un momento a dire se stessa. E' l'idea centrale di questo romanzo. Tre donne lo abitano. La prima è una donna famosa, una scrittrice famosa: Virginia Woolf, ritratta a un passo dal suicidio, nel 1941, e poi, a ritroso nel tempo, mentre gioca col dèmone della sua scrittura. Le altre due sono donne che abitano luoghi e tempi diversi. Clarissa Vaughan, un editor newyorkese di oggi e Laura Brown, una casalinga californiana dell'immediato dopoguerra. Che cosa lega il destino di queste tre donne? All'apparenza poco. Virginia è alle prese con la creazione della sua "Signora Dalloway". E signora Dalloway è il nomignolo che Richard ha inventato per Clarissa. Ed è ancora quel romanzo che Laura porta con sé nella sua fuga breve dal mondo. Ma dietro a questo tema narrativo, quasi la spia di qualcos'altro, un secondo e più nascosto motivo attraversa e annoda il destino delle tre protagoniste. Cunningham fa pensare a un ventriloquo: usa la voce di Virginia Woolf come fosse la sua. Però stranamente è lì dentro che sentiamo risuonare un'eco. E' un'eco inconsueta ma pure familiare: la voce di un vero scrittore.
Mi manca una sessantina di pagine e mi sta piacendo molto.
Dal libro è stato tratto il celebre film del 2002 con Nicole Kidman, Meryl Streep e Julianne Moore (visto all'epoca, molto bello).
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Ho un sacco di libri sul mobile che uso come 'scrivania'..
RispondiEliminaUn libro che ho odiato? Ormai lo sanno tutti: 'Le guerre del mondo emerso'
Anche a me "I promessi sposi" è toccato tutto! Io avrei dato un sacco di botte a Renzo, Lucia e Don Abbondio.. Giuro che tifavo per i "cattivi"! :D
RispondiEliminaODIO I PROMESSI SPOSI DAL PROFONDO DEL CUORE! ogni tanto penso pure di rileggerlo....poi ci ripenso! ;)
RispondiEliminaOra ho il Signore degli Anelli.
Merita molto. :)
Vedo che siamo tutte grandi amanti de "I promessi sposi"... :D
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